Il “Progetto Avioturismo Italia” è stato ideato nel 2009 da Guido Medici, discusso in molti convegni nazionali e audizioni al Senato, sostenuto e promosso dal Governo Berlusconi, dal Governo Draghi, dall’ENIT, dall’Aero club d’Italia e dall’attuale sottosegretario alla cultura Vittorio Sgarbi, oltre che da centinaia di associazioni, aeroporti, gestori di piste private e dai piloti.
Grazie a questa approvazione generale e trasversale, si è poi costituita l’associazione Nazionale “Città dell’aria”, alla quale hanno aderito decine di Amministrazioni Comunali, associazioni e operatori del settore, con l’intento di promuovere la cultura aeronautica italiana sul tessuto territoriale dei comuni e dei luoghi dove questa è presente e attiva.
Il progetto Avioturismo Italia è stato declinato in due disegni di legge: il primo del 2019 e il secondo del luglio 2022, che si è arenato con la caduta del Governo Draghi e la mancata rielezione del suo primo firmatario, l’ex Senatore Luca Briziarelli, rimanendo così un progetto orfano di un traghettatore che lo portasse all’approvazione che tutti auspicavano.
Oggi, dopo tutto questo lavoro, ci chiediamo che fine abbiano fatto il “Progetto Avioturismo Italia” e l’Associazione Nazionale “Città dell’aria” e ne parliamo con Guido Medici, autore dei contenuti dei due disegni di Legge presentati in Parlamento e riconosciuto “padre” dell’associazione Città dell’aria.
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