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Samantha Cristoforetti torna sulla stazione spaziale

Samantha_Cristoforetti_onboard_the_International_Space_Station_Credit ESA-flyeurope
Samantha_Cristoforetti_onboard_the_International_Space_Station_Credit ESA-flyeurope

L’astronauta dell’ESA Samantha Cristoforetti, volerà nello spazio il 23 aprile in cima a un razzo Falcon 9, della SpaceX di Elon Musk, che partirà dalla rampa 39A del Kennedy Space Center. Samantha raggiungerà la Stazione Spaziale Internazionale (ISS) per trascorrervi un periodo stimato di sei mesi. Parte dell’equipaggio Crew 4, insieme a lei a bordo dell’astronave “Freedom”, ci saranno il comandante della missione Kjell Lindgren, e gli altri astronauti della NASA: Robert Hines e Jessica Watkins.

Una volta raggiunta la stazione, i quattro astronauti, saranno accolti dai loro colleghi, e dopo un breve periodo di consegna, che in genere dura alcuni giorni, prenderanno il posto degli astronauti della precedente missione Crew 3, che così potranno tornare sulla Terra, a bordo della loro Dragon. La Dragon è l’astronave costruita, con finanziamenti della NASA, dalla società SpaceX, che oltre ai vettori ora garantisce i mezzi necessari all’ente spaziale americano, per presidiare la ISS, senza più utilizzare passaggi a pagamento a bordo delle astronavi russe Soyuz.

La missione “Minerva” di Samantha segue di pochi giorni il lancio di un’altra astronave Dragon, missione Ax1 “Inspiration 4”, che l’8 aprile ha portato quattro astronauti della società privata Axiom Space, a bordo della ISS, dove resteranno per dieci giorni, nella prima missione interamente privata condotta sulla stazione spaziale.

Samantha arriverà alla ISS con una nuova capsula Dragon, che è stata chiamata “Freedom”, per celebrare il volo del primo astronauta americano Alan Shepard, che salì per un breve volo nello spazio a bordo della Mercury “Freedom 7”, il 5 maggio 1961, all’alba dell’esplorazione spaziale. Freedom è la quarta astronave SpaceX Dragon a trasportare astronauti nello spazio, le prime tre, sempre battezzate dai membri dell’equipaggio, sono state Endeavour, Resilience ed Endurance.

Nell’ambito della missione ESA chiamata Minerva, l’astronauta italiana, già veterana dello spazio avendo partecipato alla ISS Expedition 42/43 (2014-2015) nella quale ha conseguito il record femminile di permanenza nello spazio in una singola missione, durata 199 giorni (poi superato nel 2019 dalla collega della NASA Christina Koch) parteciperà a numerosi esperimenti, sei dei quali interamente italiani. Oltre a questi, è in programma, seppur ancora da confermare, una passeggiata spaziale con un cosmonauta russo.

Inizialmente, Samantha Cristoforetti avrebbe dovuto essere il comandante della stazione spaziale, ma sembra che la mancata assegnazione del comando, sia legata alla impossibilità di concludere gli allenamenti a Star City in Russia, a causa delle sanzioni seguite all’aggressione militare che Vladimir Putin ha scatenato in Ucraina. Ciò nonostante, la stazione spaziale non sembra soffrire, per adesso, di questa grave crisi internazionale, nonostante le minacce, neppur tanto velate, lanciate dal responsabile della agenzia spaziale russa Roscomos, Dmitry Rogozin, di abbandonare la collaborazione spaziale, in risposta alle sanzioni internazionali al proprio paese. Sanzioni che hanno già portato alla rinuncia di diversi partner internazionali a utilizzare vettori russi per lo spazio. La più importante delle quali è la missione su Marte dell’ESA ExoMars.

Infatti, l’ESA ha confermato la sospensione della collaborazione con l’agenzia spaziale russa, Roskosmos, per il programma ExoMars, che prevedeva il lancio verso Marte del primo rover europeo “Rosalind Franklin”e della piattaforma scientifica russa Kazačok, con un vettore Proton nell’estate 2022. L’Agenzia sta’ cercando una soluzione alternativa, per porre rimedio a questa decisione, tenendo conto che per una semplice questione di tempi di transito e meccanica orbitale, una nuova data di lancio non sarà possibile prima della seconda metà del 2024.

di Stefano S. Cavina